La decadenza dei Gatekeeper e il divario tra sapienti e popolo

paper-planes-4011071_1280-1.jpg

Scienziati e opinionisti giustificano spesso l’apparente, ma sempre più concreta ed evidente, distanza tra scienza e società con il troppo irrisorio grado di conoscenza del pubblico popolare. 
Ciò che da sempre si sostiene è che più elevata è la propria conoscenza in un settore e più propositivi si sarà verso la ricerca e le verità scientifiche.
C’è anche da dire, rivalutando questo senso comune, che ogni singolo differisce dall’altro e pretendere che l’intero popolo, omogeneamente, intraprenda uno studio e un maggiore interesse nell’ambito scientifico è pressoché utopistico. 
L’Osservatorio Scienza e Società di Observa Science In Society controlla e, anno dopo anno, tira le somme sull’alfabetismo scientifico degli italiani attraverso tre domande standardizzate su scala internazionale. Dopo gli esiti tragici del 2017, nell’ultimo anno la penisola ha recuperato alcuni punti percentuali.
Uscenti dall’anno della nascita delle vere e proprie Post Verità, ovvero il 2016, il popolo italiano si rialza leggermente, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Questo articolo non vuole essere una sorta di giustificazione per gli utenti, i quali dovrebbero informarsi in maniera più consapevole, approfondendo continuamente ciò che leggono e apprendono dalla rete, essendo continuamente esposti alle ormai iconiche fake news, ma un monito per chi, essendo studioso e sapiente in maniera, dovrebbe sensibilizzare e creare un ponte tra scienza e popolo. 

Ciò che si vuol far trasparire tra le righe di oggi è la forte importanza che i Gatekeeper, coloro che divulgano e filtrano la conoscenza scientifica alle masse, dovrebbero avere nella società. 
Appurato che solo gli esperti sono in grado di leggere e comprendere al meglio un testo scientifico, gli individui non specializzati nel settore hanno bisogno di una traduzione ‘dall’italiano all’italiano’ per comprendere, in maniera ovviamente semplificata, il nuovo concetto proposto dalla comunità scientifica.
Il primo problema proviene proprio dall’alto, in particolare dalla cupola di vetro dove spesso gli esperti del settori si collocano, evitando contatti con l’esterno.
La scienza appare spesso come un’élite, non interessata alla divulgazione alle masse, ma incentrata unicamente sulla trasmissione da esperto a esperto. 

Il popolo appare spesso diffidente nei confronti degli scienza, non trovando spesso nè spiegazioni nè punti d’incontro con la comunità, finendo per incappare nelle false credenze che ormai popolano il web.
Dovrebbe essere essenziale, per evitare che il popolo venga visto, e diventi, come una vero e proprio agglomerato di ignoranza, proprio lo sviluppo della comunicazione tra i due poli della società, attuando un lavoro reciproco per poter incrementare non solo la conoscenza generale, ma soprattutto la fiducia scientifica che, anno dopo anno, continua purtroppo a decrescere. 

Share this post

Lascia un commento

scroll to top