Vivere da Minimalista eliminando ciò che è superfluo

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Il minimalismo è un movimento che nasce nel 1960  e, col passare del tempo, acquisisce sempre più credito e notorietà in molteplici ambiti. Nel2019 il minimalismo continua ad influenzare design, arredi, stili di vita e arte mutando nel tempo e accogliendo oltre alle dottrine originali anche nuove stili e idee che spesso, paradossalmente, contraddicono uno dei principi base della corrente: la conservazione di forme geometriche pure. Il minimalismo, o minimal art, é stato il principale protagonista del cambio di rotta artistico degli anni 60 che portò ad un arte spesso asettica, impersonale e geometrica; in modo da trasformare la freddezza delle forme in un vero e proprio stato emozionale, grazie all’enfatizzazione delle linee e della crudezza della geometria basica. Una corrente che chiude le porte allo sfarzo, abbracciando un spirito strutturalista.

Il termine viene coniato nel 1965 dal filosofo dell’arte inglese Richard Wollheim, quando venne scritto un articolo intitolato ‘Minimal Art’, all’interno della rivista Arts Magazine.  Wollheim tratta di minimalismo prettamente artistico, parlando di lavori dove entrano in gioco forme anonime e impersonali, oggetti indistinguibili e un sentimento di freddezza emozionale. Compare nel discorso di Wollheim il ready made di Duchamp, emblema della riduzione e dell’importanza concettuale, mentre dall’altro lat nomina Reinhardt, dal quale trae l’aspetto purista della pittura. Il minimalismo vede l’utilizzo di colori neutri e forme geometriche basiche e particolarmente precise, anche se nel design odierno spesso compaiono elementi stravaganti che spezzano l’ambiente circostante. La corrente tende ad eliminare ciò che appare superfluo e non essenziale.

Ad oggi il minimalismo non rappresenta solo una corrente artistica o una scelta di arredo e design, ma incarna un vero e proprio stile di vita: l’obiettivo è rimuovere il superfluo e focalizzare l’attenzione su ciò che è realmente importante. In un ambiente saturo di stimoli, dove spesso tempo libero e lavoro convivono senza realmente separarsi, e il consumismo é parte integrante del quotidiano, il minimalismo si pone contro corrente, guardando ai continui acquisti come ad un appesantimento e sovraccarico emotivo ed emozionale. Stimolo dopo stimolo, per i minimalisti, si mette in secondo piano ciò che sono gli aspetti realmente importanti della propria vita. Una corrente intima, che approva il nudo di una vita focalizzata sul risparmio delle proprie energie e l‘impegno verso ciò che é realmente importante.

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