Lorenzo Passi: profilo di un artista del vetro

Lorenzo Passi è un “artista del vetro” nato a Milano nel 1985. Si diploma al Liceo Artistico Francesco Arcangeli di Bologna; nel 2005, dopo aver testato diverse forme d’arte, si riconosce in una espressione “plastica”e comincia a dedicarsi alla sua passione: il vetro. Sviluppa un amore quasi viscerale nei suoi confronti data la capacità comunicativa impareggiabile del materiale, che si esprime tramite la luce. Maneggiare questo liquido incandescente, mentre tenta di divincolarsi e darsi alla fuga, tanto da sembrare vivo, lo affascina profondamente; Lorenzo prova a descriverci questo processo paragonando il vetro incandescente al miele.

Si trasferisce quindi a Venezia dove lavora in una Fornace di Murano, questo periodo di “leva militare” lo aiuta a raggiungere la padronanza tecnica necessaria per plasmare la materia. Nel 2009 si sposta a Nuutajärvi, Finlandia, dove per 3 anni studia alla “Nuutajärven Lasikouli”; in questo periodo Lorenzo sperimenta diversi materiali, per poi trovare la sua direzione artistica nel lavoro su metallo e vetro. Torna a Venezia in pianta stabile e comincia a lavorare sulle sue opere che esibirà dal 2013 in diverse parti del mondo, compresa Cina e Corea.

Osservando le sue opere si può riconoscere un percorso di liberazione del vetro dalle strutture metalliche che lo imprigionano nel corso degli anni, fino ad arrivare alla modellazione a mano libera. Infatti si riconoscono distintamente tre tipologie di creazioni: vetro soffiato in strutture di metallo che sono parte integrante dell’opera; vetro soffiato in strutture di metallo, rimosse in un secondo momento, lasciando tracce evidenti sulla forma e sulla superficie del prodotto finale; vetro soffiato e modellato a mano libera.
Uno dei nuovi progetti che l’artista sta elaborando è in collaborazione con il fratello, ceramista: la creazione di opere artigianali di design con vetro e ceramica che potranno essere vendute a prezzi accessibili a tutti.

Ogni sua opera ha una storia che la rende unica, emblema di questo è forse la sua installazione Roots (Radici) con la quale apre al pubblico, nel settembre del 2018, il suo laboratorio durante la Glass Week.
Ha creato Roots soffiando il vetro sulle radici di un albero cresciuto nel giardino della sua famiglia creando 9 moduli parallelepipedi ricomposti sospesi nell’aria e attraversati da un fascio di luce che proietta la radice sul pavimento. L’opera è simbolo di un tempo in cui i valori e la percezione del mondo sono effimeri ed inaffidabili data la loro instabilità, tutto è in continuo mutamento e il bombardamento di informazioni e immagini tramite apparecchi di nuova tecnologia allontana l’uomo dal “qui ed ora” e da se stesso. Il riflesso della luce sul pavimento è saldo, stabile e rappresenta la ricomposizione della radice necessaria per poter vivere, per quanto illusoria. Lorenzo sottolinea come noi tutti siamo composti da “moduli” che altro non sono se non le storie che ci raccontiamo, vere o false che siano, rappresentano noi e la nostra interpretazione del mondo.

Lorenzo Passi aspira a esprimere la sua parte più recondita e privata tramite le proprie opere, un sogno che sa essere utopico perché è ben consapevole che lo spettatore cercherà la propria storia nelle sue creazioni, ma questo non gli impedisce di trasmettere speranza e bellezza, stupendo chi si sofferma sulle sue opere.
Fino al 24 marzo potete trovare alcune sue opere al palazzo Fortuny a Venezia, nell’ esposizione “FUTURUINS”, oppure andare a visitare il suo sito web dove potete vedere molte delle sue creazioni.

Pierluca Campajola ed Esubalew de Gironcoli

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