90esimo anniversario della linea di idrovolanti Trieste-Torino: un ricco programma di appuntamenti

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locandina_idrovolante_trieste-torinoÈ stato presentato, ieri mattina, nel Salotto Azzurro del Municipio di Trieste, il programma delle manifestazioni celebrative della prima linea aerea commerciale italiana Trieste-Torino con idrovolanti.

L’idea di realizzare la rievocazione della prima linea commerciale da Trieste a Torino è nata da un incontro tra il Presidente dell’Associazione “Mare-Cielo Gianni Widmer” ed il Presidente della locale Sezione della Lega Navale Italiana, coinvolgendo da subito anche l’Istituto Nautico di Trieste.

Voglio smentire che a Trieste ‘non se pol‘”– ha affermato Pierpaolo Scubini, presidente della Lega Navale di Trieste: infatti, questo progetto è stato da subito accolto molto bene, ricevendo da parte degli enti collaborazione e sostengo, senza trovare alcun difficile ostacolo da superare.

Esattamente novant’anni fa, giovedì 1° aprile del 1926, partiva da Torino, diretto verso Trieste, una coppia di idrovolanti della compagnia aerea S.I.S.A (Società Italiana Servizi Aerei), fondata dai fratelli Cosulich.
Oscar e Augusto Cosulich, trasferitesi verso la fine dell’Ottocento da Lussinpiccolo a Trieste, erano i proprietari della società “Cantiere Navale Triestino” (CA.N.T). Nel 1923 tale società vide nascere al suo interno le Officine Aeronautiche. Ed è proprio negli stabilimenti della CA.N.T che uscirono gli idrovolanti CANT10/ter, che per primi volarono dall’idroscalo torinese sul Po, seguiti poi, a Trieste, da una coppia di arei dello stesso tipo.
È nata così la Linea Aerea n.1 Torino.Trieste, gestita – per l’appunto – dalla S.I.S.A insieme all’altra linea aerea, la n.2, Venezia-Zara, inaugurata il 16 ottobre dello stesso anno.
In un viaggio di circa cinque ore con tappa agli idroscali di Pavia e Venezia, appositamente costruiti, i due idrovolanti, della linea n.1, coprivano 574 chilometri. In occasione di tale importante avvenimento venne fatta una cerimonia, allo scalo intermedio di Pavia, sulle acque del Ticino, alla presenza dell’allora Capo del Governo Benito Mussolini.

L’Associazione Mare-Cielo Gianni Widmer” è nata nel 2015, grazie a piloti, appassionati di volo, studenti e docenti della Sezione Aeronautica dell’Istituto Nautico di Trieste; ed è stata intitolata a Gianni Widmer, uno dei primi pionieri dell’aviazione, nato a Trieste il 25 aprile del 1892.
La sua passione per gli aerei era talmente forte che si iscrisse, giovanissimo, alla scuola di volo de La Comina a Pordenone; il 18 giugno del 1911 ottenne il brevetto.
Va ricordata la traversata Grado-Trieste, il raid Venezia-Trieste entrambi del 1911, e il volo Trieste–Roma del 1914.
Dopo la Grande Guerra, Gianni diventò collaudatore di idrovolanti per la S.I.A.I (Società Idrovolanti Alta Italia) e la S.I.A.M.I.C (Società Industriale Aeronautiche e Meccaniche Italia Centrale).
Nel 1922 la famiglia Cosulich diede vita alla S.I.S.A (Società Italiana Servizi Aerei), affidando l’incarico di istruttore della scuola di volo a Gianni Widmer, che svolgerà fino al 1926; poi, dal 1926 al 1934, gli verrà dato il ruolo di direttore di scalo per la medesima Società. Infatti, nell’aprile 1926, dirigerà le operazioni del volo inaugurale dei quattro CANT 10/ter sulla Trieste-Torino.

A illustrare le diverse iniziative del ricco programma sono stati il presidente dell’Associazione “Mare-Cielo Gianni Widmer” Egidio Braicovich; il presidente della Lega Navale di Trieste Pierpaolo Scubini; la presidente dell’Istituto Nautico Donatella Bigotti con il vicepreside Bruno Zvech; il capitano di fregata Paolo Masella, per la Capitaneria di Porto – che ha autorizzato l’arrivo degli idrovolanti nel golfo; il presidente dell’Associazione di cultura marinara “Aldebaran” Dario Tedeschi; il collezionista e collaboratore della “Widmer” Mario Tomarchio; il vicepresidente della Provincia Igor Dolenc; il Sindaco Roberto Cosolini e l’Assessore comunale allo Sviluppo economico e Turismo Edi Kraus. Tra i presenti anche Claudio Widmar, cugino del grande Gianni Widmer.

Inoltre è stata sottolineata l’importanza di questo ricco programma e dell’avere – dopo oltre mezzo secolo – nel Golfo di Trieste, di nuovo gli idrovolanti; un’occasione, questa, che potrà aprire nuove strade al futuro, e al turismo, utilizzando questi particolari velivoli per raggiungere le località costiere dell’Istria e della Dalmazia. Perché – come ha dichiarato il Sindaco Roberto Cosolini – “in pochi luoghi come a Trieste, la storia ci mostra che cosa potrebbe essere il futuro”.
Gli appassionati di aeronautica e non solo, fra due settimane, potranno ammirare l’idrovolante che è per metà aereo e per metà imbarcazione, “tanto che – ha ricordato il vicepreside dell’Istituto Nautico Bruno Zvechla normativa vigente li paragona ai gommoni e ai natanti di minori dimensioni”.

Il programma dedicato al 90esimo anniversario della linea aerea Torino-Trieste prevede, per il primo appuntamento, che si svolgerà il 7 aprile, alle ore 18, presso la Sala Convegni della palazzina della Lega Navale Italiana, una conferenza sugli idrovolanti e la linea commerciale Trieste-Torino; inoltre, in quell’occasione, verrà inaugurata una mostra fotografica – curata da Mario Tomarchio – che rimarrà aperta fino a domenica 17 aprile, dove saranno esposti anche alcuni modellini messi a disposizione dall’Associazione “Aldebaran”.

Per Sabato 16, verso le 15.30, è previsto invece l’arrivo di un primo idrovolante che ormeggerà sui pontili della base nautica della Lega Navale Italiana, dove resterà visibile al pubblico fino al tramonto.
Lo stesso giorno, si svolgerà, sempre nella palazzina della Lega Navale, a partire dalle 9.30, una 12 ore di artisti dell’Accademia del Fumetto di Trieste, sul tema degli idrovolanti.

Infine, domenica 17 aprile, l’idrovolante sarà dapprima ormeggiato nell’idroscalo (oggi sede della Guardia Costiera) per poi venir posizionato, dalle ore 8.30 alle 11.30, nell’angolo sud tra il Molo Audace e la Scala Reale, dove, a terra, ci sarà una postazione dedicata all’annullo filatelico commemorativo.
L’aereo decollerà alle ore 11.30, alla volta di Torino, con sosta a Pavia, dove, ancora oggi, è presente il vecchio idroscalo della S.I.S.A, della Compagnia Aerea dei fratelli Cosulich.
Alle ore 15.30 circa, arriverà invece a Trieste il secondo idrovolante, proveniente da Torino e decollato nella stessa mattinata, il quale, dopo aver depositato un pacco postale, tornerà indietro.
I velivoli in questione sono di proprietà dell’Aeroclub di Como.

La Provincia con il Comune, la Regione, l’Autorità Portuale e Trieste Terminal Passeggeri ha patrocinato la manifestazione, così definita dal Sindaco Roberto Cosolini: “Una bellissima occasione e una grande opportunità per un forte rilancio dell’essenziale rapporto tra Trieste e il mare”.

Nadia Pastorcich ©centoParole Magazine – riproduzione riservata.

Se volete sapere qualcosa in più su Gianni Widmer, potete leggere questi due articoli: Gianni Widmer: aviatore di frontiera, e Gianni Widmer raccontato da suo cugino Claudio Widmar.  

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