Blue Note Festival 2015 a Gorizia: un peccato non andarci

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Layla ZoeIl 17 e il 18 luglio 2015, negli spazi del Parco Basaglia di Gorizia (e in caso di maltempo presso il Kulturni Dom di via Brass 20, sempre a Gorizia) si terrà anche quest’anno il Blue Note Festival, giunto oramai alla sua quinta edizione. E non è il solito festival che occhieggia al Jazz, come il nome potrebbe fare intendere: è uno spazio di aggregazione ben definito e variegato che cresce anno dopo anno, coagulando attorno a se molte realtà della cultura e del sociale del territorio.

La manifestazione è organizzata da 30, in collaborazione con Birdland Studio, Grass Gorizia, Amici del Parco Basaglia, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, e con il patrocinio dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n 2 Bassa Friulana Isontina, del Comune di Gorizia, della Provincia di Gorizia, del Comune di Gradisca e del Consorzio di Cooperative Sociali Il Mosaico.

 

 

Rachel GouldSicuramente il nome Blue Note è un voluto riferimento a una tipica tonalità di Jazz e Blues, così come il nome della sala di registrazione (Birdland Studio) attorno alla quale le due giornate si articoleranno è, non a caso, riferito al celebre standard Jazz composto ed portato al successo da un mostro sacro del genere come Joe Zawinul e dai suoi Weather Report.
Non è nemmeno un caso che il Jazz e il Blues siano i generi di riferimento musicali della rassegna, soprattutto dato che proprio Franco Basaglia (da cui trae il nome il bel parco sede della manifestazione) era convinto che la musica Jazz dovesse essere anch’essa parte della bellezza a cui avevano diritto tutti gli esseri umani, compresi quelli che affollavano i manicomi al momento della rivoluzionaria Legge 180 -tant’è che tra i musicisti che suonarono chiamati proprio da Franco Basaglia all’ex OPP di Trieste c’era Ornette Coleman, praticamente l’inventore del Free Jazz.

 

 

 

Quindi sicuramente Blues e Jazz come punti fermi, ma certo non come regola, dato che Il 17 luglio, ad aprire il festival, sarà invece il cantautore e operatore sociale Marco Anzovino, che in musica e parole presenterà “Turno di notte”, libro e album che raccontano le sue notti da operatore sul fronte della tossicodipendenza. Dopo di lui il Jazz… e che Jazz! Quello della voce di Rachel Gould, straordinaria voce del Jazz e del Blues americana di nascita ma olandese di adozione, che, per dirne una, ha nella sua discografia un disco a quattro mani con Chet Baker. In questa occasione sarà accompagnata da Marco Čepak alla chitarra, Simone Serafini al contrabbasso, Tommasso Cappellato alla batteria.

 

Il giorno seguente si passerà alla poesia e al Blues. La serata si aprirà infati con suggestioni dei poeti itineranti della rassegna “Acque di Acqua“, per poi continuare con la fiammeggiante Layla Zoe, soprannominata “Canada’s Darling of the Blues” e spesso paragonata a Janis Joplin per le sue performance dal grande impatto emotivo. E anche lei non è proprio una qualunque: nel 2006 ha vinto il Compo10 Blues Songwriting Competition in Finlandia, e nel 2007 si è aggiudicata il Vancouver Island Music Award, come voce femminile dell’anno. Nel 2013 è stata semifinalista all’International Songwriting Competition di Nashville. Il suo ultimo album, “The Lily”, prodotto nel 2014 dalla Cable Car Records di Henrik Freischlader (strepitosa la sua performance nella scorsa edizione del “Blue Note”), è stato giudicato miglior album del 2014 dal Downbeat Magazine’s, un prestigioso mensile americano dedicato proprio a quegli stili.

Non manca l’occasione enogastronomica: cose buone delle terre del Collio e dintorni… il tutto accanto a un muro che non c’è più, quello che segnava sia il confine del manicomio che del territorio italiano. Nessun luogo migliore, quindi, del Parco Basaglia per ospitare un momento di condivisione e buona musica.

In sintesi, a non venire, al Blue Note Festival, ci si perde un po’. Ah, dimenticavo, c’è anche una mostra fotografica, una sorta di diario di quattro anni di Blue Note Festival con le foto di Roberto Srelz, di Serena Bobbo e qualche foto mia – e con la collaborazione di centoParole Magazine e di centoFoto – associazione fotografica.

Appuntamento a Gorizia, 17 e 18 luglio prossimi.

Vincenzo Russo © centoParole Magazine – riproduzione riservata

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