Cinema d’altri tempi: “Vacanze romane”

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Al giorno d’oggi sono innumerevoli le occasioni in cui la televisione e il cinema ci offrono panoramiche di Roma, la città eterna che da decenni affascina il piccolo e il grande schermo. Tra serie televisive, fiction e film ormai sono innumerevoli le produzioni, italiane e non, che hanno fatto della capitale l’ambientazione perfetta di storie più o meno verosimili.vacanze-romane

Tra i grandi film del passato che hanno approfittato della bellezza di Roma non si può non citare l’intramontabile “Vacanze romane” (Roman Holiday), pellicola del 1953 e che ha per protagonisti Gregory Peck e l’intramontabile Audrey Hepburn.

Il film racconta di una principessa di nome Anna (Audrey Hepburn), di un non meglio identificato stato, costretta ad estenuanti viaggi e rappresentanze politiche in nome della suo paese. Una sera, a seguito di un crollo emotivo, decide di fuggire dall’ambasciata in cui risiede e si ritrova a vagabondare per le strade della capitale. Il giornalista americano Joe Bradley (Gregory Peck) si imbatte per caso nella principessa quando lei, stanca e mezza addormentata, giaceva accasciata lungo una delle strade del centro.

Il film, oltre a mostrare una storia fresca e leggera, offre un’ambientazione straordinaria e offre una panoramica molto apprezzabile della città eterna. Memorabile è la sequenza in cui i due protagonisti percorrono la città in sella ad una vespa, un’immagine che da allora è sempre stata utilizzata come rappresentazione non solo del film ma del bel Paese in generale.

Vacanze_romane_(film)Il Colosseo, Piazza di Spagna, il Tevere sono la cornice perfetta al desiderio e alla profonda curiosità che caratterizzano il personaggio interpretato dalla Hepburn.

Una delle scene più interessanti della pellicola è quella girata davanti la bocca della verità. È risaputo della leggenda secondo cui chi non dice la verità, una volta messa la mano dentro la bocca, sia destinato a perderla. Gregory Peck, una volta posizionata la mano dentro la bocca della verità, decise di fare finta di perderla facendo morire di paura la sua collega, la reazione della Hepburn è del tutto reale, un simpatico fuori programma che piacque talmente tanto al regista che venne lasciato all’interno del film al momento del montaggio finale.

Senza dubbio “Vacanze romane” fu il film che consacrò Audrey Hepburn a stella indiscussa del cinema e fa pensare il fatto che inizialmente la casa di produzione della pellicola, la Paramount Picture, voleva Elizabeth Taylor nel ruolo della protagonista.

In “Vacanze romane” il personaggio interpretato dalla Hepburn rappresenta ogni persona che si trova a viaggiare e ad immergersi per qualche giorno in un ambiente del tutto nuovo e diverso da quello in cui si è Bocca della veritàabituati a vivere. L’insegnamento che se ne può tratte è che chiunque si ritrovi nel bel mezzo di un viaggio deve saper vivere e guardare ciò che di nuovo ha davanti a sé con gli occhi pieni di curiosità e di meraviglia, che si tratti di una nuova città, di un film oppure di un quadro l’importante è non perdere mai il bambino che è in noi e che è capace di guardare il mondo da un’altra prospettiva, una prospettiva speciale e decisamente più colorata.

 

 

Alessia Liberti © centoParole Magazine – riproduzione riservata

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