Questioni di stile: Nicoletta Maniassi

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Nicoletta Maniassi è una giovane stilista che vive a Monfalcone ma è nata a Trieste nel 1988.
Ha conseguito nel 2007 il diploma di “Tecnico dell’abbigliamento e della moda” all’Istituto Superiore da Vinci di Gorizia, lo stesso anno ha realizzato un capo d’abbigliamento in occasione della sfilata “intrecci naturali” in collaborazione con lo stilista triestino Fabio Feroce. Qualche anno più tardi, nel 2011, ha conseguito il titolo di “Stilista di moda” agli Istituti Callegari di Treviso; si è classificata come finalista e ha vinto numerosi premi speciali ai concorsi “MODA D’AUTORE 2012,2013 e 2014” e “SPOSA D’AUTORE 2013 e 2014”.

A marzo 2013 un suo abito da sposa è stato esposto nella vetrina dello studio fotografico di Giampaolo Pelucchetti, e utilizzato per un servizio fotografico presso l’Hotel Europalace di Monfalcone mentre ad agosto ha partecipato alla sfilata “Grado è moda” presso il Parco delle Rose di Grado. Nel 2014 ha riscosso molto successo la sua partecipazione all’evento monfalconese “SoloSposi” presso l’ Hotel Europalace di Monfalcone e in occasione della Festa della Donna, l’8 marzo, ha preso parte ad un “fashion-show femminile plurale” presso la galleria d’arte contemporanea di Monfalcone. Ha collaborato con Angel Beauty Agency e Artrophia in occasione del Fashion Show “Texture Box” presentato sabato 25 ottobre nella Galleria Tergesteo di Trieste con un evento fotografico pre-sfilata con i suoi abiti. È stata presente presso la Sala Filoxenia dal 10 al 17 novembre durante la mostra “Mitos: moda, arte, mare, antiche tradizioni moderne suggestioni”.

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Chi è Nicoletta Maniassi?

Io. Sono una giovane stilista emergente monfalconese diplomata tecnico dell’abbigliamento e della moda all’Istituto Professionale “IPSIA Cossar Da Vinci” che ha conseguito successivamente il titolo di stilista di moda agli Istituti Callegari di Treviso. Il  mio sogno è veder sfilare le mie creazioni e poter aprire un piccolo atelier nella mia città.

Quando hai scoperto la passione per la moda  e quando hai capito che sarebbe stata il tuo futuro?

Ho sempre avuto prima di tutto un amore indiscusso per il disegno e mi attorniavo di matite e pennarelli; la passione per la moda è foto: Serena Bobbo(2014)arrivata subito dopo con il mitico “gira la moda”, la lunga gonna a ruota con le ballerine era la mia preferita tra tutti i modelli! Infine ovviamente mia mamma e tutta la passione che ci metteva per fare i vestitini a me e a mia sorella, per danza e per carnevale hanno fatto sì che il mio interesse sfociasse in voglia di creare qualcosa di nuovo, frutto solo della mia fantasia.

Ricordi il primo abito che hai disegnato? Per quale occasione lo hai creato? 

Sicuramente il primo abito l’ho creato a scuola, era una gonna asimmetrica di lino bianco e pizzo con blusa a manica larga abbinata ispirata all’Egitto. Era fatto su misura e l’ho sfoggiato in totale imbarazzo nella sfilata di fine anno.

Descrivimi il processo creativo nella realizzazione delle tue collezioni.
Prima di tutto scelgo la stagione ed a seguire un tema, un’ ispirazione per la mia collezione. Dopo penso ad eventuali tessuti, vado a vederli e lascio viaggiare un po’ la fantasia su cosa potrebbe o non potrebbe andar bene. Infine parto con i bozzetti che sono sempre tanti, così da cosa nasce cosa come la linea, ad esempio, che è un punto fondamentale nei miei outfit per esser legati tra loro. Una volta focalizzati gli outfit mi piace curare nei dettagli i miei figurini soprattutto nella resa dei tessuti allegandone un campione in fondo al book; una volta fatto ciò scelgo quale realizzare e parto con creare il cartamodello e così via fino a vederlo realizzato: deve essere esattamente come l’ho disegnato!
Come definiresti il tuo stile? Le tue basi culturali, le tue origini, lo influenzano? Qual’è la tua più grande fonte di ispirazione?
I miei capi rispettano il mio modo di essere e sono rivolti ad una donna giovane. Credo che sì in un certo modo le mie origini vengano rispecchiate nelle mie creazioni soprattutto nello stile, pulito, elegante e portabile, non per questo riferito ad un target elevato. Nel creare mi guardo intorno e cerco di coniugare bellezza e semplicità a costi non troppo sostenuti. Non ho una fonte d’ispirazione precisa, tutto dipende dai momenti che vivo.

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Quali sono i tessuti che preferisci per le tue creazioni?
Tutto dipende dal tema e stagione. Mi piacciono molto i broccati e le sete per mano, fantasie e caduta. Come dicevo già solo il tessuto fa scattare nuovi input e stimoli per idee nuove.
Quanto influiscono le tue emozioni e la tua vita quotidiana nelle tue creazioni?
Moltissimo, tutto è legato al mio stato d’animo! Se “non sono in giornata” posso stare ore con la matita in mano e non ne esce niente. Se invece sono serena e carica, in poche ore posso sfornare un’intera collezione.
nicolettaHo visto che hai vinto alcuni premi speciali ai concorsi “Moda d’autore” 2012, 2013 e 2014 e “Sposa d’autore” 2013 e 2014. Parlami un pò di questa esperienza…
È appunto dal 2012 che ho scoperto e partecipato a questo concorso per giovani stilisti che si svolge d’estate a Lignano Sabbiadoro, non pensavo d’esser ammessa alla finale, è stata una sorpresa per me e mi sono subito messa al lavoro per realizzare gli outfit proposti. Il primo anno me ne sono tornata a casa a mani vuote in senso di premi, ma con la voglia di fare meglio per l’anno successivo! Ho trovato poi Sposa d’Autore che si svolge a gennaio a Udine Fiera in concomitanza con l’evento Udine Sposa e lì con enorme soddisfazione mi sono aggiudicata un premio speciale. Così c’ho preso gusto ed ho riproposto nuovi modelli per entrambi i concorsi nel 2013 e 2014 aggiudicandomi  entrambi gli anni dei riconoscimenti, uno dei quali mi ha dato la possibilità di far sfilare tutte le mie creazioni al Palmanova Outlet Village. Il bello di queste esperienze è che ci si può confrontare con altri stilisti avendo modo di rubare con gli occhi tecniche  e scambiarsi le proprie idee.
A quale tipo di donna si rivolgono le tue creazioni?
A donne giovani, grintose che non hanno timore ad indossare capi particolari e che soprattutto hanno buon gusto e non rinunciano al glamour.
foto: Roberto Srelz(2014)Cosa non deve mancare nel guardaroba di una donna?
Sicuramente il “little black dress”! il tubino nero è il passepartout per ogni situazione. Con lui non si è mai fuori luogo!
Quanto sono importanti le idee, la fantasia e la creatività nel tuo lavoro? Quando contano nella moda di oggi?
Sono l’ABC per una persona che vuole intraprendere questo mestiere. Purtroppo ormai è tutto un copiarsi, soprattutto per i piccoli marchi ed è per questo che, come in tutti i lavori, bisognerebbe dar spazio a chi ha talento e nuove idee.
E’ ancora possibile fare lo stilista puro oggigiorno? Vivere della propria creatività?
Credo sia un’impresa. Lo dico perché lo vivo sulla mia pelle! Ci vuole bravura, fortuna e ahimè ci devono essere anche i soldi. Però se uno è bravo e crede in quello che fa prima o poi si farà notare. Nel mio caso a piccoli passi mi sto facendo conoscere pian piano e spero di avere dei riscontri positivi in futuro.
Come vedi la moda italiana di oggi rispetto al passato?
La moda è ciclica, non per questo si ripropongono gli stessi identici capi ovviamente. Credo però che nel passato c’era più eleganza e stile e la donna curava molto di più l’outfit con accessori. Ora vedo tutte le ragazze vestite allo stesso modo ed è triste! La moda è esprimere se stessi al meglio, siate originali!
foto: Alberto Bastia (2014)Quali sono i tuoi obbiettivi per il futuro? Come vedi la tua carriera di stilista?
Sicuramente realizzarmi  e farmi conoscere a livello locale partendo proprio dalla mia città, dove purtroppo oggi lo stile non si riconosce più per vari motivi e poiché credo che non sia necessariamente indispensabile rivolgersi fuori regione o addirittura in altri stati per vedersi affermati ma, anzi, lavorare nel proprio territorio dovrebbe essere un vanto  per se stessi e per il territorio stesso.
Com’è nata la tua collaborazione con Texture Box, il fashion show presentato lo scorso 25 ottobre alla galleria Tergesteo di Trieste?
 Sono stata contattata dall’organizzatrice per portare i miei abiti e fare uno shooting fotografico pre sfilata con molti fotografi. Un’esperienza che non avevo ancora vissuto, e che nel mio piccolo mi ha proiettato in una realtà per me ancora sconosciuta ma molto gratificante.
Hai un’icona di stile?
Sinceramente no. Credo che ogni donna abbia la classe sufficiente per farsi notare senza prender per forza spunto da un modello.
Cos’è per te l’eleganza?
Saper apparire sempre adeguati in ogni circostanza sia con l’abito che con trucco ed accessori, senza esagerare e rischiare di rendersi volgari o ridicoli.
Serena Bobbo © centoParole Magazine – riproduzione riservata
(foto di Serena Bobbo, Roberto Srelz, Giuseppe Galatti Garitta e Alberto Bastia dall’evento ‘Texture Box’)

 

 

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